Ricordando Paul Walker e la Supra dei record

"Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta. Non mi importa di nient'altro, per quei dieci secondi io sono libero". Con queste parole enfatiche il personaggio di Dominic Toretto, interpretato da Vin Diesel e star del franchise Fast & Furious, dichiarava la sua passione per le corse. Con queste parole ricordiamo la scomparsa - otto anni fa - di Paul Walker, altro indimenticabile interprete della saga racing più famosa del grande schermo.

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Il giovane attore californiano, scomparso nel 2013 a seguito di un tragico incidente d'auto a bordo di una Carrera GT guidata dall'amico Roger Rodas, aveva già avuto il debutto cinematografico a tredici anni; la pellicola che lo ha consacrato alla fama mondiale è stata invece la serie incentrata sulla crew di corridori clandestini capitanata da Dominic Toretto, saga giunta ormai al nono capitolo (il terzo dalla scomparsa di Walker) e che ha già coinvolto altre stelle quali Michelle Rodriquez, Jason Statham, Dwayne "The Rock" Johnson, Kurt Russell e molti altri.

Chiunque abbia visto il primo film della serie ricorda commosso la sfida al cardiopalma tra una Ferrari F355 Spider e la fiammante Supra arancione "da dieci secondi", modello già leggendario di per sé ma che nella configurazione "F&F" ha riscosso risultati di assoluto rilievo alle aste di veicoli da collezione (una delle Supra usate da Walker è stata di recente venduta per 462.000 €). Interessante notare il fatto che l'esemplare in questione fosse stato "mascherato" per risultare dotato di cambio manuale, quando in realtà attrezzato con una trasmissione automatica a 4 rapporti.

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La Toyota Supra - poi rinnovata su base condivisa con BMW - ha intanto conosciuto uno straordinario successo nel mondo degli appassionati di tuning grazie in buona misura anche al franchise cinematografico. Il suo classico motore 2JZ a sei cilindri in linea si è dimostrato ottima base per le elaborazioni, con numerosi esemplari di altissima qualità che sfiorano potenze nell'ordine dei 2.000 cavalli.

"There's a time and place for everything, but as I get older, I like finding those human moments and really connecting" amava dire lo stesso Walker, mostrando il suo lato più umano, da appassionato di motori prima ancora che da stella del cinema. E, con queste poche righe, ricordiamo il suo grande attaccamento al mondo del motorsport e teniamo accesa la sua più che mai viva memoria.