Sfortunato ritiro per Leclerc, ma è tutto oro colato per Verstappen?

Il GP di Spagna 2022 ha riacceso le speranze di Max Verstappen di riaprire il Campionato 2022; siamo appena a 6 gare completate, ma l'alfiere Red Bull ha ricucito il distacco da Charles Leclerc dopo lo sfortunato ritiro di ieri, e la Red Bull è passata al vertice della classifica costruttori. Ma ci sono talloni d'Achille che minano la prestazione dell'olandese?

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La monoposto di Charles Leclerc ha subito una rottura meccanica nel corso del 28° giro del GP di Spagna, consegnando la testa della corsa a Verstappen dopo un intenso duello di alcune curve con George Russel e una manovra dettata dai team orders da parte di Sergio Perez. Tuttavia restano alcuni importanti interrogativi sull'affidabilità della monoposto dell'olandese, che in più momenti di gara ha rivelato malfunzionamenti al DRS, limitando il vantaggio in scia sui rettilinei (e aumentando notevolmente la tensione nell'abitacolo).

Verstappen finora ha collezionato 4 vittorie e due ritiri nella stagione 2022, e i due DNF nella classifica sono un chiaro segnale che qualcosa nella monoposto di Milton Keynes va ancora perfezionato, sia a livello di malfunzionamenti imprevisti che di problemi di affidabilità da un'eccessiva riduzione del peso a scapito della solidità dei componenti. Va anche detto che, nel caldo torrido di Barcellona, altri team sono sembrati dimostrare punti deboli quali il surriscaldamento dell'unità termica per Hamilton (costatagli il 4° posto in via precauzionale) o lo stesso ritiro di Leclerc, anche se gli esatti motivi non sono del tutto noti.

In una stagione ancora lunga, che vede Ferrari e Red Bull in una classe a parte (specialmente le prime guide, ma il capitolo Sainz andrebbe approfondito a parte), al netto dei punti di domanda sull'affidabilità, e una Mercedes per ora "sottotono" ma in ascesa, sarà più importante che mai massimizzare il rendimento in ogni weekend.